Headphones are my wings

Allora, avevo intenzione di iniziare questa rubrica un bel po’ di tempo fa, ma come si dice, meglio tardi che mai no?

Vorrei che questo blog somigliasse un po’ a me, quindi non poteva mancare una sezione in cui parlo umilmente di musica, quello che mi ha emozionata, quello che mi ha sorpresa e perché no, anche quello che mi ha schifata.

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Una delle cose che più racconta una persona è la musica che ascolta, a mio parere. Credo che la canzone giusta nel momento giusto possa cambiare una giornata, la possa trasformare. Amo quella sensazione che si prova quando una canzone sembra scritta esattamente per te. Adoro giocare con la radio facendole decidere quale sarà il modo della giornata, e interrogarla insieme alla riproduzione casuale quando ho bisogno di un consiglio. Non riesco a non dare una colonna sonora ai momenti della mia vita, belli o brutti. Scrivo meglio con la musica. Sembrerà banale, ma davvero penso che la musica sia vita, anche quella più schifosa, perché del resto anche nel mondo reale ci sono persone schifose no? Ci sarà sempre un momento in cui ti sembra che nessuno possa capirti, o in cui le parole sembrano non arrivare…ma sicuramente c’è una canzone che può fare tutte queste cose al posto tuo.

Cominciamo quindi con una piccola panoramica su cos’è la musica per me, e un piccolo sum up della nostra relazione.

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Si può dire che sia cresciuta a pane e musica (e altre cose) come ogni bambino figlio di genitori sensati. Mia madre, da che ne ho memoria, ha sempre cantato, in casa, in macchina, con gli amici in vacanza, alle recite della sua e mia scuola. Con passione e divertimento, cosa che mi ha trasmesso ( grazie mani!). Mio padre invece suona la chitarra e il pianoforte, e quando era giovane e capellone aveva anche una band…beh il passato da teppistello rubacuori ve lo risparmio :P. Ad ogni modo, entrambi hanno sempre ascoltato, suonato, cantato, e questo non è cambiato con la venuta al mondo della sottoscritta. Musica classica, pop, cantautori italiani e un po’ di rock. Tanta tanta musica…non a caso prima di parlare ho passato una lunga e spassosa fase di lallazione, giocando letteralmente con la voce e con i suoni che incredibilmente uscivano da quel corpo paffutello. Una curiosità molto dolce: mio padre mi raccontava le fiabe al pianoforte, nel senso che le suonava. Ricordo poco, ma ho un flash di una favola dove un leone rincorreva una gazzella, ed era un alternarsi di lento-veloce basso-alto. Così come ricordo la delusione dei miei genitori ad un natale in cui ho trascurato la musicassetta degli U2 per concentrarmi esclusivamente su…le Spice Girls? eh si, sono ancora una loro fan, ho pianto quando si sono esibite alle olimpiadi, quindi se stavi per dire qualcosa NON FARLO. Si, un granbel regalo un po’ sprecato.IMG_0738

Poi ci si è messa la Disney, sapevo TUTTE le canzoni, e obbligavo i miei ad ascoltarmi mentre le cantavo (santa pazienza)Così, mia mamma mi consigliò di iscrivermi al conservatorio: dissi di no perché, e preparatevi perché è ridicolo, pensavo volesse dire farmi suora, e da brava testona quale già ero, non ho voluto chiedere delucidazioni su cosa fosse, convinta di avere la verità in tasca. Immaginate la delusione una volta imparato l’italiano.

Ad ogni modo, verso i 13 anni, spinta da un’amica che suonava il pianoforte, decido di iscrivermi a canto, e beh, ciao, mi si è aperto un mondo. Prima canzone studiata? “girasole” di Giorgia. Vergogna a palate, quando feci ascoltare ai miei la registrazione mi andai a nascondere in un altra stanza. Però mi piaceva, da morire. Ho continuato per 10 anni, con una piccola pausa in mezzo in cui ho tentato di imparare il pianoforte ( non ho avuto abbastanza pazienza). Ho fatto saggi su saggi, musical con la scuola di canto e un musical con una compagnia teatrale, “tutti insieme appassionatamente” (immaginatevi una 16enne vestita da tirolese con il caschetto entro e il ciuffo rosso fuoco, eccomi qua) e, recentemente, un musical ispirato alla serie televisiva “glee”. Diciamo che con le prime esperienze di musical ho pensato per una attimo di poter intraprendere questa carriera seriamente, ma a quell’età un po’ tutto sembra una possibilità reale.

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Con l’adolescenza la passione per la musica si è fusa con la passione per i musicisti ( ma che straaano), quindi tra morosi e amici mi sono fatta davvero tante tante serate a vedere concerti, conoscere band, stare al merch etc etc. Ancora lo si fa un po’, ed è sempre bello…a meno che a suonare non siano proprio delle ciofeche, ma almeno si sente un po’ di musica live, anche se qui a vicenza i locali di musica live stanno diventando una specie protetta. Si fa quel che si può.

Ora come ora non sto più cantando e sto andando a pochi concerti, ma la mia vita è migliorata grazie a Shazam e Spotify. Ed ecco qualche chicca, in versione decisamente più rapida:

Gusti musicali: apriti cielo. Ascolto davvero un po’ di tutto, dal metal al pop, dall’indie al country…insomma, sono abbastanza curiosa. Il che dovrebbe rendere questa rubrica interessante. Spero.

Primo concerto: Laura Pausini. Col papà e le amiche. silenzio per favore

Primo album comprato: musicassetta delle Spice Girls insieme ad altre girlband inglesi, comprata in Scozia con la prima paghetta,  C I A O

Cantante del cuore: Mina tutta la vita. poi Elisa ( degli esordi), Hayley Williams, Skin,…. diciamo che in generale non mi piacciono le urlatrici dai. Per i maschietti, ho amato tantissimo Robbie Williams, ora ho i brividi ogni volta che sento Sam Carter. Anche qualcosa in più di un brivido.

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Canzone preferita: impossibile rispondere, troppe. Davvero, non sono in grado di sceglierne una

Quando sono triste ascolto : Se voglio tirarmi su Bruno Mars, o anche Selena Gomez, e di questa un po’ me ne vergogn

o ma  ti fa sentire una teenager in un teendrama…che a volte aiuta. Se invece voglio crogiolarmi nel mio dolore, Bon Iver (lo adoro ma ammettiamolo, è un po’ da “mi sego le vene per lungo”), oppure canzoni legate a ricordi lontani, mettiamola così.

Quando sono felice ascolto: tutto, a caso

Quando studio ascolto: l’album “Sempiternal” dei Bring Me The Horizon

Quando sto facendo altro ascolto: la radio

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Ho pianto ascoltando: “Chasing car” e “Run” degli Snow Patrol, mi prendono sempre allo stomaco. Come ben sa il malcapitato che un giorno era seduto davanti a me in treno, che si è beccato un pianto commosso totalmente a caso per tre minuti. Ah, anche “Young and Beatiful” di Lana Del Rey, credo di volerla al mio matrimonio.

Ho riso ascoltando: “Show me” di Bruno Mars, spassosissima

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Ho ballato ascoltando: molte molte cose, ma solo se sto da sola. Si, sono di quelle che balla sotto la doccia, o col phon puntato addosso, o in camera vestendomi, pensando di essere in un video musicale. A volte accenno qualche mossetta per strada, se proprio sono presa bene. Oppure se ho bevuto.

Ultime scoperte: The Avett brothers e Sara Bareilles

 

Insomma, spero di avervi incuriosito un po’, e spero seguirete questa sezione di questo blogghino. Sarebbe fantastico se ci scambiassimo consigli e curiosità, o se avete domande… ma a quanto pare commentare i blog è difficile, a meno che non sia Chiara Ferragni o non stia facendo un Giveaway. Anche se un giveaway musicale sarebbe una gran figata. Ad ogni modo, aspetto reazioni verbali!

( Tutte le foto sono prese da internet )

 

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3 commenti

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3 risposte a “Headphones are my wings

  1. Io invece ho visto soltanto 3 concerti in tutta la mia vita, tutti e 3 di Franco Battiato. Gli piace farli in mezzo ai prati, e questo talvolta causa degli inconvenienti non da poco.
    Ad esempio, al primo dei 3 concerti aveva piovuto a dirotto dalla mattina fino a un’ ora prima dell’ inizio, e quindi per raggiungere il mio posto a sedere dovetti avanzare nel fango che mi arrivava fino alle caviglie.
    Tuttavia, fare i concerti in un contesto agreste ha anche dei lati positivi: ad esempio, al secondo e al terzo concerto eravamo in piena Primavera, e quindi l’ aria era carica di tutti gli odori naturali della terra, sembrava di essere nel giardino dell’ Eden.
    Al primo concerto Battiato fece un’ entrata in scena spettacolare: arrivò in macchina, fece fermare l’ autista a poca distanza dagli ultimi posti a sedere e poi percorse a piedi il tragitto da lì al palco. Anche lui si sarà riempito le scarpe di fango, ora che ci penso.
    Il pubblico fu molto disciplinato: invece di sporgersi in avanti per toccarlo, si alzò in piedi e lo applaudì a scena aperta. Lo facemmo perché avevamo capito il senso profondo di quella scelta: Battiato voleva esprimere vicinanza al suo pubblico non con un sorriso finto, non con un ringraziamento stereotipato, ma con il gesto simbolico di camminare in mezzo a noi. Ci commosse senza bisogno di dire una parola.
    Il terzo concerto fu il più bello in assoluto, perché lui nell’ ultima mezz’ora ci chiamò tutti sotto il palco e fece canzoni a richiesta finché non gli andò via la voce.
    Quella sera stessa capii che non l’ avrei più visto in concerto, perché era meglio chiudere così, avevo già toccato l’ apice.
    Oltre a Battiato, ascolto anche il soul degli anni ’70 e ’80. Di quel filone d’ oro ricordo con piacere:

    Average White Band – Let’s go round again
    The Brothers Johnson – Stomp!
    The Commodores – Lady (you bring me up)
    Dan Hartman – Relight my fire
    Delegation – You and I
    Dynasty – Here I am
    George Duke – Shine on
    Odyssey – Going back to my roots
    Sharon Redd – Can you handle it?
    Skyy – Here’s to you
    Tavares – Heaven must be missing an angel
    Teena Marie – I need your lovin’

    Ascoltale: mi ringrazierai. : )

    • le ascolterò sicuramente!!!!
      Io non sono una gran fan di Battiato, ma mi perseguita fin da piccola, mia mamma è una sua grande fan! Devo ammettere che mi era piaciuto il suo album “Fleurs” dove per l’appunto non c’erano sue canzoni ;P no dai, ne riconosco il valore ma non fa per me!!! hai mai visto il suo film? non ricordo il titolo e non so neanche se ne abbia girato più di uno, ma ricordo questo senso di angoscia perenne che ha definitivamente interrotto ogni tentativo di comprensione tra me e codesto siciliano =)
      Il racconto del tuo concerto mi ha ricordato una situazione simile, ad un concerto di De Gregori a cui sono stata. Era all’aperto, in una specie di parco, con pochissimi posti a sedere, e una bassissima recinzione attorno ad essi. La giornata era davvero bella, così tutto intorno alla rete e sulle collinette circostanti si sedettero tantissimi ragazzi, ad ascoltare la musica gratis, e De Gregori se ne compiacque apertamente!!

      • Dev’ essere stato un concerto bellissimo! Non ho visto il film di Battiato, ma credo che prima o poi lo farò.
        Se ti va, poi fammi sapere come hai trovato le canzoni, quale ti é piaciuta di più eccetera. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertele fatte scoprire é già una grande soddisfazione. Grazie per la risposta! : )

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